[REVIEW] SanDaWha - Camellia Flower Antioxidant Cream Mask {Make your veg

Avete presente la bellissima sensazione nel vedere il proprio viso senza imperfezioni, super phoshoppato ma... senza photoshop e filtri di Instagram? No?
Beh, probabilmente perché non avete ancora provato questo miracolo in barattolo 😂.
Va bene dai, i miracoli in cosmesi non esistono ma questa maschera ci si avvicina molto.
Del brand SanDaWha e dei suoi prodotti ve ne ho già parlato qui, nel post introduttivo.
In due parole vi dico che è un brand coreano, eco-bio (ebbene sì!), vegan e realizza i propri prodotti con ingredienti di primissima qualità, provenienti dall'isola di Jeju.
In Italia potete trovarlo da TheKBeauty, gestito da Ilaria Toscano che è sempre disponibile a realizzare per voi una routine personalizzata 😍.

Torniamo a noi u_u.
Il primo prodotto che ho aperto e utilizzato da subito, è la maschera antiossidante (come da titolo 😎). Devo ammettere che sì, ero completamente a corto di scorte 🙀.
La maschera si presenta in un vasetto di vetro spesso da 100 ml, con un delicato profumo floreale e dal colore ambrato con piccoli petali di camelia. Detto così non vi susciterà nulla, ma guardate la foto: non sembra marmellata? 😂. Per un po' ho pensato di scattare una foto con le fette biscottate spalmate di maschera, ma sarebbe stato uno spreco. Ci sareste sicuramente cascati!
Il primo utilizzo non è stato dei migliori, per colpa mia 🙈. Ho tenuto in posa il prodotto per parecchio tempo oltre quello consigliato, quindi mi sono ritrovata con del gel colloso in faccia 😂.
Poi ho imparato la lezione e la mia pelle ne è rimasta molto contenta.
Va applicata dopo aver deterso e asciugato il viso. Con la spatolina (inclusa nella confezione) ne prelevo un po', la appoggio sul palmo della mano e la distribuisco con le dita su tutto il viso (personalmente l'ho usata anche sotto gli occhi e non ho avuto problemi). Lascio in posa poco meno di 15 minuti e prima di sciacquare completamente, faccio un breve massaggio.
Successivamente applico tonico, contorno occhi e siero (in questo periodo sto usando quello di SanDaWha). Se proprio voglio fare le cose in grande e ho tempo, aggiungo anche due gocce di olio SanDaWha.
Vedrete la pelle migliorare da subito. Completamente idratata, sana, morbida e con pori minimizzati. Se avete un colorito spento e/o vivete in una città piena di smog, ve la stra consiglio. Funziona come un super concentrato vitaminico per la pelle 😍.
La utilizzo (ma ormai sta terminando 💔) circa una volta a settimana, giorno più, giorno meno.
Per un risultato ottimale, consiglio di usarla nella routine serale: vi sveglierete con la pelle perfetta e la giornata inizierà nei migliori dei modi 😏.

Ho notato immediatamente la differenza con i prodotti coreani che uso di solito (molto più cheap 😂), quindi vi posso assicurare che vale fino all'ultimo centesimo.

Trovate INCI e ulteriori dettagli qui.

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Ecco i vari link
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Alla scoperta della Puglia pt.1 {Make your veg

Ogni anno, al primo articolo dopo le vacanze estive, scrivo sempre: “tra poco pubblicherò il post con i luoghi da visitare a Lecce!”. Dopo secoli, è arrivato quel giorno 😃.

Qualche anno fa ho scoperto che dal paesino sperduto dove vado in vacanza, passa il treno. Da allora faccio ciao ciao ai parenti, zaino in spalla e via 😎.
Conosco meglio Lecce della mia città, e non sto scherzando 🙈.
Devo partire però con un punto negativo: gli orari dei treni.
In Puglia ci sono tanti, tantissimi paesini; per andare a scuola o semplicemente per lavorare, bisogna spostarsi nelle città o nei paesi più grandi. Per questo motivo nella maggior parte delle famiglie sono presenti più macchine.
Se le persone usano le macchine, ovviamente in pochi prendono il treno, di conseguenza non ce ne sono molti. Quest'anno sono capitata durante la chiusura di alcuni binari della stazione di Lecce, il che ha portato a diminuire ulteriormente la frequenza dei treni 😣. Sono comunque riuscita a fare le mie gite 😍.
Le mete principali sono state Lecce e Otranto, quindi farò due post (o forse tre 🙈)!

Direi di partire con la prima. 

Piccola premessa (dopo il papiro appena finito, ci vuole 😂): non, ripeto, non andate in Puglia se siete a dieta. Io vi ho avvisati.

Se volete visitare il Salento, pernottare a Lecce potrebbe essere una buona idea. È vero, i treni non sono frequentissimi, ma con un po' di organizzazione si può fare. In estate ci sono anche vari bus che vi portano nelle città principali. Per questo vi sto dicendo che può essere un'ottima “base”.
Ecco per voi il primo saggio consiglio: scarpe comode. Mi rendo conto che farsi selfie instagrammabili perfetti sia uno dei vostri obiettivi (spero di no, in effetti 😂), ma lasciate perdere scarpe con il tacco e sandali con le zeppe. Per visitare Lecce senza rompersi una caviglia, dovete essere comodi. Non vergognatevi delle vecchie scarpe da ginnastica 🙋.
Secondo consiglio: organizzatevi ma non troppo. Quest'anno mi ero proprio messa d'impegno ma gli orari e le vie trovate su internet, non sempre corrispondevano al vero. I negozi aprono e chiudono quando vogliono, fatevene una ragione.

La prima cosa da fare tutti i giorni, a prescindere dal luogo in cui vi troviate, è la colazione. Non dovete mai saltarla è_é.
La Puglia è il paradiso del cibo, buon cibo.
Avrete solo l'imbarazzo della scelta.

Nota sui dolci: i famosi pasticciotti e mostaccioli, nella ricetta tradizionale, vengono prodotti con lo strutto. Ancora oggi molti negozi lo utilizzano, quindi fate attenzione.

Una catena che adoro ed è sparsa in tutta la regione, è Martinucci.
Ottima a colazione, pranzo e come spuntino di mezzanotte. Pasticciotti, croissant, pasticcini, gelati di gusti particolari, gelati vegani al riso. Questi ultimi dovete provarli. Sono leggerissimi e gustosi!
C'è un negozio proprio in centro, in via Salvatore Trinchese. A breve apriranno anche a Roma.
Gelateria Tentazioni
Anche qui c'è l'imbarazzo della scelta, ma non potete andare via senza aver assaggiato i cornetti al cioccolato. Hanno una pasta leggermente diversa dal solito, sono più piccoli ma semplicemente spettacolari!

Segnata su qualsiasi guida. È una tappa fondamentale.

LaFeltrinelli
So che mi darete della pazza, ma se siete amanti dei libri e volete sedervi, passate dalla sede in Piazza Sant'Oronzo. I pasticciotti ci sono anche qui. Io ho scoperto il mio amore per la crema al caffè proprio in questo negozio; buonissima la torta vegana alle mele.

All'Ombra del Barocco - Bar ristorante
Non sono ancora riuscita a fermarmi in questo bar all'aperto. Prima o poi dovrò farlo perché è attaccato a una delle librerie più famose e fornite della città 😍.

Per quanto riguarda il pranzo, io punto quasi sempre sui dolci 😂.
Quest'anno ho scoperto due posti che fanno anche cose vegan e vegetariane.

Il negozio è piccino, ma ci sono comunque alcuni sgabelli. Potete anche consumare i piatti portandoli a casa. Che ci crediate o no, ho trovato più scelta qui che nei ristoranti, dove appena dici di essere veg, ti portano le tristissime verdure grigliate.
La mia scelta è ricaduta sulle verdure gratinate (vegan) e tortino di zucchine (vegetariano). Le verdure erano buone, ma il tortino... A saperlo avrei comprato la teglia intera 😣. Dovete assolutamente assaggiarlo!


Gastronomia Zenzero
Tornando al discorso iniziale, mi ero segnata questo posto ma quando sono passata era chiuso. Peccato, perché solo a vedere le immagini su internet, mi era venuta l'acquolina in bocca. Sarà per la prossima volta 😄.

La Credenza (Puccia vegan) - via Libertini 46
Durante la mia breve incursione ad aprile, ho scoperto per puro caso un piccolo locale che fa la puccia. Che scoperta, direte voi. Puccia vegana è meglio? 😂. Potete scegliere il ripieno, tra tante verdure senza origano (per me è fondamentale). Fanno tutto quelli del negozio anche l'impasto della puccia.

Mangiare giapponese a Lecce? Sì, se il negozio è così bello che sembrerà di essere a Tokyo! Varie scelte vegan e vegetariane e possibilità di consultare il menù online.

Vari
Suore benedettine (Via delle Benedettine)
Scoperte grazie alla guida Lonely Planet. Qui non si parla di dolci di mandorla (famosissimi nel sud italia) ma dei dolci di mandorla. Le persone si fanno i viaggi solo per assaggiare queste piccole creazioni. In fila ho incontrato una signora venuta appositamente da Leuca. Altre persone e i parenti mi hanno confermato che come li fanno loro, nessuno. Costano, non dico di no, ma vi assicuro che valgono fino all'ultimo centesimo.
Inserite la via su google maps, perché nei paraggi non c'è nulla se non abitazioni.
Sono suore di clausura, quindi non le vedrete ma vi passeranno i dolcetti tramite un mobiletto a rotazione (sicuramente ha un nome ma mi sfugge lol), dove poi dovrete mettere i soldi e farlo girare. A Pasqua producono solo dolci a forma di agnello, a Natale a forma di pesce e durante il resto dell'anno semplicemente rotondi. 

Qui dovete assolutamente assaggiare il Nocciolato: granita al caffè, panna montata, cioccolato e nocciole 😍.

In realtà si chiama Mille e una crepes, ma in città la conoscono tutti così. Minuscola creperia aperta solo la sera, gestita appunto da due gemelli. Buonissime! Preparatevi però a stare un bel po' in fila 🙅.

Caffetteria Danny
Come me, conoscerete questa pasticceria grazie a Cake Star. Ho scoperto solo il mese scorso che in realtà mia zia fa sempre qui la torta di compleanno (senza glutine e senza lattosio). Assolutamente promossa 😂.

Bene, questo era il post mangereccio. Prima o poi arriverà anche quello dei luoghi imperdibili 😄.




Servizio Civile Nazionale: la mia esperienza {Make your veg

L'argomento non ha nulla a che fare con il blog, ma visto che la pubblicazione del nuovo bando è vicina, magari sarà utile a qualcuno 😏.

Per chi non sapesse di cosa sto parlando (purtroppo anche molti enti non lo conoscono 😡), vi lascio il link alla pagina ufficiale.

Negli ultimi anni ho inviato la candidatura per tre volte: la prima risultai idonea ma ero settima in classifica; la seconda mi selezionarono ma per motivi a me sconosciuti non era possibile farmi svolgere esattamente il progetto per la quale mi ero proposta, quindi non accettai. Infine arrivò la terza, quella giusta 😂.
Il progetto riguardava la biblioteca e vari corsi di informatica da svolgere al suo interno; adorando entrambe le cose, mi precipitai ad inviare la domanda 😄.
Come si è svolto il colloquio? Durante questa terza volta, benissimo. Mi era stato dato un appuntamento ed è stato rispettato. Le altre due purtroppo non fu così, perché era stato fornito lo stesso orario a tutti i possibili volontari dello stesso progetto e se non ricordo male, chiamarono in ordine alfabetico.
Sicuramente vi chiederanno perché avete scelto proprio quel progetto, come siete venuti a conoscenza del SCN e i vostri studi. Per ottenere un buon punteggio e svolgere al meglio il vostro servizio civile, vi consiglio di puntare su un progetto che vi convinca al 100%. Per passione o per percorso scolastico, ma sceglietene uno che vi piaccia sul serio. Ve lo dico perché i selezionatori se ne accorgeranno e, cosa più importante, dovrete passare un anno per parecchie ore su quel progetto, quindi è davvero fondamentale il vostro interessamento.
Prima di inviare la domanda, leggete bene il vostro progetto. Forse vi sembrerà superfluo, ma vi posso assicurare che non lo è; spesso e volentieri ho sentito volontari fare delle domande davvero... beh, lasciamo perdere 😔. Nel mio, per esempio, si richiedeva la disponibilità a cambiare spesso biblioteca, per seguire corsi ed eventi. Se non l'avessi letto, ci sarei rimasta male 😃.
Dopo la fase dei colloqui, verrà pubblicata una graduatoria. Potreste essere idonei e selezionati, oppure solo idonei ma non selezionati (a seconda dei posti disponibili).
Siete arrivati secondi ma il posto è solo uno? Non buttatevi in un angolino ad abbuffarvi di schifezze (cosa che io non ho assolutamente fatto!): se chi è prima di voi rinuncia, il posto è vostro!
Questo può accadere solo nei primi 3 mesi dall'avvio del progetto, però.
Nel mio caso, risultai appunto seconda e rimasi malissimo. La ragazza selezionata lasciò ancora prima di iniziare, quindi chiamarono me. Non potete capire la mia felicità 😂.

Il primo giorno, non sarete nella sede del vostro progetto ma verrete raggruppati insieme ad altri 4827461876 volontari in qualche edificio collegato al SCN. Vi spiegheranno per bene come e perché è nato il servizio civile, quali saranno i vostri compiti, il funzionamento del gestionale dove caricare le ore, come avverrà la retribuzione (vi ricordo che è di 433,80 euro) e altre informazioni necessarie.
Oltre a tutte queste cose, ci saranno degli esercizi di gruppo (anche durante le altre giornate di formazione), e che vi piaccia o no, dovrete partecipare 😂.
Personalmente, durante la giornata di avvio ero incavolata e con poca voglia di socializzare. Inoltre, due ragazzi di fianco a me continuavano a chiedermi gli appunti, facendomi perdere il filo del discorso. Poi ho letto il foglio con i nomi dei volontari che sarebbero stati con me anche le volte successive, e mi sono messa a cercare una persona dell'elenco con un nome bellissimo. Ditemi voi se si può passare così la giornata 😂. Detto ciò, in mezzo a tutte quelle persone, potreste trovare anche dei nuovi amici. Forse.
Consiglio per il primo giorno: starete via tante ore, portatevi il pranzo. La maggior parte di quelli presenti non avevano pensato a questo dettaglio.
Il giorno successivo inizierete il vostro progetto e conoscerete l'OLP (operatore locale di progetto), ovvero il vostro responsabile e i colleghi.
La mia non è stata proprio una sorpresa, perché li conoscevo già (solo di vista).
Durante la giornata mi misi d'accordo con la responsabile sulla fruizione delle ferie (se non hanno cambiato le cose, sono 20 giorni in un anno, per me 18 perché ero un subentro), scegliendo di utilizzarle tutte -tranne due giorni- durante la chiusura estiva della biblioteca. Anche se vi sembrerà esagerato organizzarsi con tutto questo anticipo, fatelo. I giorni liberi a disposizione sono pochi, cercate di usarli bene.
Dopo le varie spiegazioni, sono stata accompagnata nel mio ufficio (mio, capite? Sto ancora piangendo 😂).
Per quanto riguarda l'orario, solitamente sono 30 ore a settimana, divise su 5 o 6 giorni.
Nel mio caso sono stata fortunata, perché la mia presenza "fissa" era legata agli orari dei corsi di informatica e per il resto ero libera di gestirmi le giornate come preferivo (grazie responsabile!). In linea di massima, salvo qualche eccezione, scelsi comunque un orario normale, ovvero 9/15.
Purtroppo a causa del mio pessimo carattere (*vedi: timidezza oltre i limiti e pignoleria ai massimi livelli), all'inizio non è stato facile ambientarmi 😨. Poi il tutto è migliorato a vista d'occhio.
Mi innamorai immediatamente dell'ambiente di lavoro: libri su libri e silenzio 😍. Per non parlare dei corsi: finalmente ho potuto mettere in pratica quello che so! La mia responsabile ha sempre apprezzato le mie idee, alcune le ha anche messe in pratica (abbiamo creato il giornalino con i consigli di lettura!) e ascoltato anche le mie... lamentele 😂. I colleghi ad un certo punto venivano da me per farsi aiutare con il pc (infatti mi chiamavano "l'informatica" "la hacker" e "la fata turchina", per via dei miei capelli 😂).
La mattina mi alzavo all'alba per essere puntuale, ma lo facevo con il sorriso! Non vedevo l'ora di entrare in biblioteca.
Per quanto riguarda i pagamenti, con me sono sempre stati super puntuali, anche perché rispettavo le scadenze dell'invio del foglio firma.
Ogni tanto ci saranno le giornate di formazione (sia generale che specifica sul vostro progetto) e saranno luuuunghe 😂. Devo ammettere che purtroppo la mia concentrazione spariva puntualmente dopo cinque minuti (ok, forse mi concentravo su altro 🙈) e per tirare fino alla fine, mi portavo scorte di cibo che neanche in un viaggio di 3 mesi. Ovviamente offrivo anche agli altri, da qui il mio quarto soprannome "la fornitrice di pocket coffee". Voi non fate come me, ascoltate bene quello che vi diranno! Vi faccio un in bocca al lupo per le attività di gruppo: test che secondo me non hanno dovuto affrontare neanche quelli che lavorano per i servizi segreti 😁.
Durante una di queste giornate, una ragazza si alzò in piedi dicendo che lei non lo stava facendo per i 400 euro ma perché le piaceva aiutare gli altri. Ammetto che in molti ci mettemmo a ridere. Capii il senso della sua frase parecchio tempo dopo e la condivido in pieno.
Anche adesso che ormai il mio SCN è terminato, continuo a fare la volontaria in un circolo di informatica, conosciuto appunto con il servizio civile. Devo ammettere che sì, mi sono davvero affezionata ad alcune persone 😁. Inoltre vado a trovare gli ex colleghi e la responsabile (anche perché ho sempre frequentato quella biblioteca lol).
L'ultimo giorno mi hanno anche fatto la festa 😢.
Ho sfruttato al meglio questo anno, imparando tantissime cose. Non tutti si sforzano e alcuni lo fanno davvero solo ed esclusivamente per i 400 euro. Mi auguro rientriate nella mia categoria, anche perché alla fine vi daranno un attestato e potrete anche fare un piccolo esame, da inserire nel CV 😏.
Potrei andare avanti all'infinito, ma il post è già lungo così 🙏. Se avete delle domande, scrivetemi pure 😃.

! Il prossimo bando uscirà a fine agosto !

Vi lascio alcuni recapiti utili:
Sito ufficiale: click
Sito Scanci (dove troverete il foglio firma e gli avvisi): click 
Facebook volontari: click




[Veg in cucina] Onigiri vegani e vegetariani (anche dolci!) {Make your veg

Avrete sicuramente visto al ristorante giapponese o in vari manga i famosissimi Onigiri.
Si presentano come triangoli di riso bianco farciti e con una striscia di alga; avete presente? 
E sapete a cosa serve quel piccolo pezzo di alga? Per renderlo comodo durante la sua consumazione 😏.
L'altro giorno mi è saltato in mente di cucinarli 😄.

Vi dico già i primi due ingredienti: pazienza e tempo libero 🙈.

A parte gli scherzi, non è un piatto che si realizza in 5 minuti 🙅.
Il ripieno classico è composto da tonno e maionese, ma ho preparato le versioni vegan e vegetariana 😏.

Per quanto riguarda le dosi, io ne ho fatta una quantità spropositata (in effetti li ho portati anche alla vicina di casa amante del Giappone 😅), quindi se non siete in mille, evitate di cuocere confezioni intere di riso 😄.

Direi di partire u_u

Ingredienti
Base onigiri:
▻ riso (se non trovate quello giapponese, io ho usato il Roma)
▻ acqua
▻ sale
▻ fogli di alga nori
Ripieno:
▻ zucchine
▻ olio evo
▻ sale
▻ (per i vegetariani) formaggio spalmabile senza caglio
Procedimento
Per prima cosa bisogna sciacquare il riso. Per farlo al meglio, travasatelo nello scolapasta e passatelo sotto l'acqua corrente. Successivamente inseritelo in una pentola e copritelo d'acqua; con un cucchiaio (o con le mani) mescolate. Come noterete, l'acqua diventerà bianca. Ora dovrete ripetere lo stesso passaggio (quindi eliminate l'acqua, riempite di nuovo la pentola e mescolate) fino a quando l'acqua sarà trasparente. Questo passaggio è fondamentale, altrimenti i chicchi di riso non si attaccheranno e non riuscirete a formare gli onigiri!
Riempite una grossa pentola con una volta e mezza il peso del riso (se usate 500 gr di riso, dovrete mettere un litro e mezzo di acqua). In rete e sui libri ho trovato diverse proporzioni, ma con questa mi sono trovata bene.
A questo punto accendete il fornello a fiamma alta, fino all'ebollizione.
Mettete il coperchio, abbassate al minimo e cuocete per 10 minuti.
Se avrete seguito tutti i passaggi, il riso avrà assorbito tutta l'acqua.
Ora dovrete versarlo in un grande piatto piano oppure, meglio ancora, nell'hangiri (contenitore in legno); per aiutarvi, visto che sarà molto appiccicoso, usate un cucchiaio bagnato con l'acqua.
Quando sarà tiepido, potrete iniziare a creare gli onigiri ☀.
Nel frattempo pensate al ripieno.
Nei miei ho messo le zucchine a cubetti, ma non sono molto pratici da mangiare perché cadono.
Vi consiglio quindi di tagliarle comunque a cubetti, cuocerle in padella con olio e sale e frullarle leggermente (mi raccomando, leggermente! Altrimenti usciranno liquide e non potrete farcire il riso), in modo da creare delle polpettine.
Per quelli vegetariani, aggiungete il formaggio.
Divertitevi a creare nuovi ripieni, io la prossima volta li farò con i funghi!

Preparate diverse ciotole: una riempitela d'acqua (io ho aggiunto anche il sale), un'altra solo con il sale e l'ultima con il ripieno.
Bagnatevi le mani, passatele nel sale e prendete un po' riso (poco più della metà che vi prefisserete per un singolo onigiri); spalmatelo sul palmo e inserite al centro il ripieno. Coprite con altro riso e date la classica forma a triangolo.
Prendete una striscia di alga, immergetela per qualche secondo (anche qui ci sono vari modi di prepararla) nell'acqua e applicatela alla base della vostra creazione.
Sistemate l'onigiri su un piatto e proseguite! Per comodità, ho prima realizzato tutti gli onigiri e solo alla fine ho aggiunto l'alga.
Vanno conservati in frigo (massimo un giorno) e secondo me, per gustarli al meglio, vanno lasciati a temperatura ambiente un'oretta prima di consumarli.
Per i più golosi, c'è anche la versione dolce ☆.
Invece di "sporcare" le mani con il sale, ho usato lo zucchero a velo (aggiunto anche all'acqua) e per il ripieno ho fatto sulla carta forno delle piccole montagnette con la Nocciolata, congelate e tirate fuori solo prima di riempire gli onigiri.
Con la Nocciolata :P
Non vi scrivo i tempi di preparazione, perché io ci ho messo tanto ma sono mooolto lenta 😂.Non sarà la ricetta originale, ma escono comunque buoni 😋.





Book Review ~ "A un metro da te" Rachel Lippincott {Make your veg

Ok, ok, ho sempre detto che i romanzi d'amore non sono proprio il mio genere (non ho appena terminato di leggere "Due cuori in affitto" della Kingsley 🙈. No!).
Però.
Nella mia bellissima agenda (acquistata da Alastor Handmade) ho segnato tanti, ma tanti film da vedere al cinema; di questi, sono riuscita a recuperare solo Pet sematary (e forse sarebbe stato meglio rimanere a casa 😂 ). Insomma, nell'elenco infinito c'era anche A un metro da te (Five feet apart). Vuoi per la locandina, vuoi per la dolce storia d'amore impossibile, mi sarebbe piaciuto guardarlo.
Ormai comprerò direttamente il dvd (a proposito, segnatevi il 17 luglio, data dell'uscita), ma durante le vacanze di Pasqua sono capitata nella Feltrinelli a Lecce (finalmente ho beccato un commesso simpatico, altro che quelli di Milano 🙅) e il libro era lì a fissarmi. Siamo rimasti a guardarci un po' e alla fine l'ho comprato.
Il giorno dopo, l'avevo già terminato.
Eh sì, devo ammettere che mi è caduta una lacrimuccia 😂.

🔶 Se vi aspettate una recensione seria e piena di parole complicate, mi spiace ma avete sbagliato posto 😄 🔶

Vi scrivo giusto due parole sulla trama, perché sicuramente l'avrete già sentita.

La protagonista del volume è Stella, affetta da fibrosi cistica. Questa malattia la obbliga a passare molto tempo in ospedale. Per far conoscere a più persone possibili la FC, pubblica vari video online. In ospedale, oltre al suo amico Poe, incontra anche Will, lì per una terapia sperimentale. A differenza di Stella, Will non ama seguire la terapia e la protagonista lo aiuterà a capire che invece è molto importante. I due, avendo la stessa malattia, non possono assolutamente toccarsi.

Non vado oltre, altrimenti lo spoiler è dietro l'angolo 😃.


Come scritto sopra, l'ho finito in un batter d'occhio.
La lettura è davvero scorrevole, ci si affeziona immediatamente ai due protagonisti e si prosegue lungo tutti i capitoli per scoprire cosa la sorte ha in serbo per loro. Ci sono solo un paio di scene secondo me abbastanza "impossibili" da realizzare se si è in ospedale.
Sarà anche uno young adult, ma a me è piaciuto tantissimo! Proprio a me, che solitamente leggo thriller 😏.

Piccola nota per quanto riguarda il film: sapete chi è Cole Sprouse, l'attore che interpreta Will? Vi ricordate i gemelli Zack e Cody? Ecco 😂. Io non l'avevo capito 🙈 (*miope mode: on).

A proposito: il libro è tratto dal film, non il contrario!

La theme song della pellicola è Don't Give Up on Me (qui il video!), di Andy Grammer. Per varie settimane è stata la canzone più ascoltata sul mio lettore musicale 😍. Al momento è stata rimpiazzata da Faint of heart, che volete farci.

Avete letto il libro? Guardato il film? Ditemi 😏

Info
Autore: Rachael Lippincott
Pagine: 236
Prezzo: 17 euro
Editore: Mondadori

Book Review ~ "La ragazza del convenience store" {Make your veg

Ormai lo sanno anche i muri: adoro il Giappone, sin da piccola.
(Quasi) tutto di questo Paese mi fa venire gli occhi a cuoricino. Negli ultimi anni però, non ho letto libri di autori giapponesi.
Questo fino a qualche giorno fa, quando è arrivato in biblioteca "La ragazza del convenience store" di Murata Sayaka.
In Giappone i convenience store, non sono altro che i famosi konbini. Negozi aperti tutti i giorni 24h su 24. Non vendono solo cibo ma anche riviste, accessori per la casa, biancheria, giochi, insomma di TUTTO.

🔶 Se vi aspettate una recensione seria e piena di parole complicate, mi spiace ma avete sbagliato posto 😄 🔶

Keiko, la protagonista di questo libro, lavora come commessa proprio in uno di questi konbini.
Ha 36 anni (di cui 18 passati in negozio), è single, non ha una vita sociale e anche quando non lavora, pensa continuamente al negozio. Per lei non è un problema, alla sua età, avere solo un impiego part-time a tempo determinato, perché comunque riesce a pagare le varie spese. Genitori, parenti e colleghi sono preoccupatissimi per lei dato che, secondo loro, non potrà mai essere "normale".
L'ho messo volutamente tra parentesi, perché anche nel libro lo scrivono così.
In Giappone lavorare, farsi una famiglia e ambire ad ottenere un posto sempre più in alto nella società è fondamentale.
Purtroppo, devo dire che anche qui in Italia non siamo messi bene 😄. Sicuramente saranno capitati anche a voi le sfilze di <e il fidanzatino?> <...ma vivi ancora con i tuoi?> <a quando un lavoro serio?> e via dicendo 😂.
Devo dire che mi sono rispecchiata quasi completamente con Keiko.
Per lei la normalità è alzarsi la mattina, arrivare puntualissima in negozio, dare il meglio di sé e tornare a casa soddisfatta. Non sente il bisogno di sposarsi, avere dei figli o cercare un lavoro a tempo pieno. La gente che la circonda invece, la reputa "anormale" proprio per tutte queste cose. Ad un certo punto del libro le viene chiesto addirittura di guarire.
Il volume è scorrevole, io l'ho terminato in poco più di un giorno. Dona molti spunti di riflessione e invita sicuramente a giudicare meno gli altri. Il finale poi, nel giro delle ultime due pagine, cambia completamente.
Ci stiamo avvicinando alle gite fuoriporta e all'estate, vi consiglio assolutamente di leggerlo sdraiati sulla sabbia o sotto un albero in fiore 😊.

Editore: edizioni E/O
Data di uscita: 2018
Pagine: 168
Prezzo: 15



SanDaWha: brand ecobio, vegan e coreano!

Non si sa bene come, ma ho vinto il contest creato in esclusiva da Ilaria di TheKBeauty, lo shop online di cosmetici italiani.
Vi avevo già parlato di questo negozio dato che, in occasione dell'apertura del temporary shop a Lecce, ero riuscita a farci un salto (trovate il post QUI 😉).
Nel caso ancora non lo conosceste, ve lo ripresento brevemente 😊.

Come saprete, la skincare coreana sta prendendo sempre più piede anche nel nostro Paese.
Personalmente la conosco e utilizzo già da prima che diventasse una moda, ma non mi ero mai posta il problema di non riuscire a trovarla in Italia, visto che la ordinavo tranquillamente dalla Corea.
Poi, grazie a Facebook, scoprii che a Lecce avrebbe aperto per qualche mese un negozio (questa volta fisico!): per me fu subito felicità 😁.
Vendere cosmetici coreani in Italia non è una cosa immediata: servono le adeguate certificazioni e gli ingredienti devono essere approvati.
Quindi i vari brand che troverete su TheKBeauty, hanno passato rigidi controlli: solo cosmetici di qualità. Inoltre, l'obiettivo principale è quello di fornire al cliente dei prodotti efficaci e funzionali.
Ilaria è sempre alla ricerca di nuovi brand dall'INCI pulito e dando un'occhiata al sito, noterete che in assortimento sono presenti solo ed esclusivamente cosmetici biologici certificati per l'Europa. Insomma, potrete acquistare ad occhi chiusi 😪
Per capire quale potrebbe essere la vostra skincare ideale, sul sito è possibile richiedere (in modo totalmente gratuito) una routine personalizzata.
Consiglio di iscrivervi anche alla newsletter, per essere sempre aggiornati su novità e sconti 😉.
Ora veniamo al motivo del post 😂.
Per festeggiare l'arrivo sullo shop del nuovo brand SanDaWha, sono stati messi in palio tutti e cinque i prodotti che vendono su TheKBeauty.
Prima di elencarveli però, ci tengo a parlarvi di questo marchio.
Come scritto nel titolo, i cosmetici SanDaWha sono ecobio e vegan. Questo binomio non è così facile da trovare nei brand coreani.
Vengono utilizzati estratti provenienti dall'isola Sud Coreana Jeju e, in particolare, in tutte le formulazioni troviamo l'olio di camelia. Vi basterà fare una breve ricerca per scoprire che questo olio è utilizzato da secoli in tutta l'Asia, per rendere perfetti pelle e capelli.
Sono rimasta colpita dagli INCI, davvero ricchi di estratti!
Trovare un brand coreano vegano per me è davvero ottimo, così non devo stare a leggere tutti gli ingredienti 😃. Quasi dimenticavo: è anche cruelty-free!
Inoltre, la SkinCure (società "madre" del brand) fa parte dell'elenco stilato da K.A.R.A. (Korea Animal Rights Advocates) come azienda che non effettua test sugli animali.
Anche sul fronte ambientale troviamo l'impegno di SanDaWha: oltre ad essere appunto bio, la maggior parte dei packaging è in vetro riciclabile.
Per una descrizione più seria e professionale (😂), vi rimando al post sul blog di TheKBeauty.

Insomma, curiosi di saperne di più sui prodotti? 😍. Ovviamente questo è un post presentazione, le recensioni arriveranno dopo il giusto tempo di prova (che non sono due giorni :P ). Probabilmente caricherò su Instagram le primissime impressioni 😎.

Camellia Flower Antioxidant Cream Mask
Inutile dirvi che questo è il prodotto che avevo già adocchiato appena è stato pubblicizzato SanDaWha.
Ha un leggero effetto peeling, dato dai petali di camelia contenuti al suo interno ed è adatta anche a chi ha la pelle delicata. Promette di eliminare impurità e cellule morte e di rendere luminoso e idratato il viso.
Trovate l'intera descrizione Qui.
Contenuto: 100 ml
Ecco l'INCICamellia Japonica Flower Extract, Water, Pentylene Glycol, Niacinamide, Glycerin, Xanthan Gum, Arginine, Camellia Japonica Flower Powder, Trehalose, Panthenol, Glycyrrhiza Glabra (Lakritz) Root Extract, Sorbitan Caprylate, Dipotassium Glycyrrhizate, Propanediol, Adenosine, Centella Asiatica Extract, Camellia Sinensis Leaf Extract, Polygonum Cuspidatum Root Extract, Scutellaria Baicalensis Root Extract, Levulinic Acid, Pyridoxine HCl, Rosmarinus Officinalis (Rosemarin) Leaf Extract, Chamomilla Recutita (Kamille) Leaf Extract, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Bioflavonoids, Brassica Oleracea Italica (Broccoli) Extract, Rose Flower Oil, Jasminum Sambac (Jasmin) Oil.


Camellia Oil Serum
Proprio in questi giorni vi ho pubblicato la recensione del siero che mi ha accompagnato durante i mesi freddi (praticamente fino a ieri 😂), quindi non vedo l'ora di testare questo, per vedere se è adatto anche alla stagione calda (nel caso si decidesse ad arrivare 😄). 
Grazie all'olio di camelia al suo interno, è in grado di stimolare la produzione di collagene. Quindi è adatto anche alla pelle matura, che ha bisogno di essere nutrita e distesa.
E basta? Assolutamente no! Trovate tutte le sue funzioni Qui
Contenuto: 30 ml
INCICamellia Japonica Flower Extract, Butylene Glycol, Propanediol, Niacinamide, Water, Pentylene Glycol, Glycerin, Betaine, Polyglyceryl-10 Laurate, Polyglyceryl-10 Myristate, Cellulose Gum, Camellia Japonica Seed Extract, Xanthan Gum, Adenosine, Camellia Japonica Seed Oil, Sorbitan Caprylate, Citric Acid, Levulinic Acid, Jasminum Sambac (Jasmine) Oil, Rose Flower Oil.


Camellia Whitening Oil Mist
Ora, chi di voi non ha ancora utilizzato una mist? Fino a qualche anno fa lo reputavo un prodotto abbastanza inutile, per una come me (*vedi: pigra). 
Dopo aver provato la prima mist, mi sono pentita di non averlo fatto prima. Ha il potere di idratare la nostra pelle, ovunque, dato che è fatta apposta per stare in borsa. Usata durante il viaggio in aereo è un vero toccasana; ovviamente per chi lavora in ufficio, è ottima per contrastare la secchezza dovuta all'aria condizionata. 
In particolare questa di SanDaWha, può essere utilizzata anche per fissare il trucco, come antiage, riequilibrante e addirittura come tonico. Mi ha colpito il fatto che può essere impiegata anche dopo l'esposizione al sole, per lenire la pelle. 
Per altre curiosità, cliccate Qui
Contenuto: 80 ml
INCICamellia Japonica Flower Extract, Glycerin, Pentylene Glycol, Niacinamide, Camellia Japonica Seed Oil, Camellia Japonica Seed Extract, Sorbitan Caprylate, Citric Acid, Levulinic Acid, Jasminum Sambac (Jasmin) Oil, Rose Flower Oil.


Extra Virgin Camellia Face Oil
È da tutto il post che vi parlo dell'olio dei camelia, ed eccolo qui!
Questa bellissima boccetta contiene il 73% di olio di semi di camelia pressati a freddo (come scritto in qualche altro post, è fondamentale che gli oli siano ottenuti con questo metodo, per evitare i solventi) più altri oli pregiati, come quello di rosa canina. 
Un valido alleato, considerate le sue azioni antiage, cicatrizzanti e lenitive. 
Non solo per la pelle del viso, ma anche per il resto del corpo, per i capelli (chiome bruciate dalle decolorazioni: presenti! 🙋) e da abbinare al fondotinta per renderlo più confortevole. 
Ulteriori utilizzi li trovate Qui
Contenuto: 30 ml
INCI: Camellia japonica seed oil (73%), Vitis vinifera (grape) seed oil, caprylic/capric triglyceride, canola oil, Olea europaea (olive) fruit oil, Rosa canina fruit oil, Limnanthes alba (meadowfoam) seed oil, tocopherol, bisabolol, Coco nucifera (coconut) oil, Orbignya oleifera seed oil, Glycine soja (soybean) oil, quercetin, astaxanthin, Aniba rosaeodora (rosewood) wood oil, Jasminum sambac (jasmine) oil, rose flower oil.


Ultra Rich Hydrating Floral Water Cream
In una linea di skincare non può mancare la crema viso. Come avrete notato dall'INCI infinito, contiene ben 30 estratti di piante e fiori! Un vero e proprio concentrato di bellezza per la pelle.
Utile per chi ha bisogno di nutrimento, idratazione e di effetto detossinante.
Scheda completa Qui.
Contenuto: 60 gr
INCI: Camellia Japonica Flower Extract, Caprylic/Capric Triglyceride, Water, Glycerin, Butyrospermum Parkii (Shea) Butter, Hydrogenated Palm Kernel Oil, Propanediol, Pentylene Glycol, Camellia Japonica Seed Oil, Phosphatidylcholine, Phytosteryl Macadamiate, Mangifera Indica (Mango) Seed Butter, Camellia Japonica seed Extract, Xanthan Gum, Panthenol, Camellia Sinensis Leaf Extract, Bisabolol, Chamomilla Recutita (Kamille) Leaf Extract, Thujopsis Dolabrata Branch Extract, Niacinamide, Olea Europaea (Olive) Fruit Oil, Sorbitan Caprylate, Arginine, Trehalose, Tocopherol, Glycyrrhiza Glabra (Liquirizia) Root Extract, Squalane, Betaine, Glycine Soja (Soybean) Oil, Magnolia Kobus Bark Extract, Salix Alba (Salice bianco) Bark Extract, Centella Asiatica Extract, Aloe Barbadensis Leaf Extract, Bioflavonoids, Brassica Oleracea Italica (Broccoli) Extract, Cocos Nucifera (Noce di cocco) Oil, Dipotassium Glycyrrhizate, Hyaluronic Acid, Adenosine, Dimethyl Sulfone, Opuntia Ficus-Indica Fruit Extract, Hizikia Fusiforme Extract, Orbignya Oleifera Seed Oil, Rosa Canina Fruit Oil, Citrus Unshiu Peel Extract, Polygonum Cuspidatum Root Extract, Scutellaria Baicalensis Root Extract, Vitis Vinifera (Grape) Skin Extract, Yeast Beta-Glucan, Rosmarinus Officinalis (Rosemarin) Leaf Extract, Houttuynia Cordata Extract, Portulaca Oleracea Extract, Pyrus Malus (Apfel) Fruit Extract, Silybum Marianum Extract, Vaccinium Angustifolium (Blaubeere) Fruit Extract, Stearyl Glycyrrhetinate, Levulinic Acid, Glycine Soja (Sojabohne) Seed Extract, Pueraria Lobata Root Extract, Jasminum Sambac (Jasmin) Oil, Rose Flower Oil.


Insomma, che ne pensate? Io sono davvero curiosissima di iniziare a testare questi prodotti! 
Vi lascio un piccolo consiglio: sul sito, trovate la sezione "Super offerte" dove potrete acquistare prodotti singoli e kit a prezzi scontatissimi 😏.

Ringrazio ancora Ilaria per aver indetto questo contest, dando la possibilità ai follower di poter testare questi prodotti!

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